All’inizio del mese di giugno si è ufficialmente aperto il lungo cammino che ci porterà ai primi mondiali autunnali della storia del calcio.
In questo articolo parleremo delle prime partite della fase di qualificazione.
Le prime squadre a contendersi un pass per partecipare al torneo più importante del calcio sono state asiatiche.
Si tratta di realtà più povere e piccole che non occuperanno le pagine di giornali sportivi senza che riescano a compiere una specie di miracolo.
Non perdiamo tempo e iniziamo.
SRI LANKA- MACAO
La nazionale singalese si è qualificata al secondo turno della fase preliminare nonostante nell’unica partita giocata sia stata sconfitta 1-0.
Il motivo? La gara di ritorno si sarebbe dovuta giocare in Sri Lanka ma la federazione calcistica di Macao ha rifiutato di inviarvi i giocatori giustificandosi facendo riferimento alla pericolosità della situazione sull’isola in seguito agli attentati terroristici che l’hanno colpita.
La decisione ha fatto infuriare i colleghi singalesi che hanno sottolineato la totale sicurezza che regna attualmente sull’isola.
Ha deluso i giocatori della selezione cinese (Macao è regione semiautonoma della Cina come Hong Kong) che sognavano lo storico passaggio del turno.
La federazione calcistica di Macao ha visto eliminata la propria rappresentativa tanto dalla corsa per il mondiale quanto dalla qualificazione alla coppa Asia del 2023 in programma in Cina.
Altri provvedimenti a cui può andare incontro Macao sono l’esclusione da competizioni internazionali, il divieto di organizzare partite amichevoli per la nazionale ed una multa tra i 10.000 e i 40.000 franchi svizzeri (in moneta locale da 81.000 a 325.000 patachi di Macao) come previsto dai regolamenti FIFA per le qualificazioni dei mondiali precedenti.
Il capitano Nicholas Mario Torrao (31 anni- Benfica de Macau) ha scritto una lettera alla FIFA implorando di non eliminare la propria nazionale a causa di una decisione scriteriata operata dalla federazione. In essa viene anche citata con gioiosa speranza la storica qualificazione del Benfica de Macau alla seconda fase della AFC Cup nel 2018.
Bisogna dire che i giocatori della nazionale, pur di giocare la gara di ritorno, si erano detti disposti a pagarsi ogni spesa di trasferta.
Tra i giocatori che hanno protestato contro la decisione della federazione c’erano i portieri del Tak Chun Ka I e dell’ Hang Sa che durante una partita non hanno fatto nulla per impedire agli avversari di segnare. Risultato finale? Il Tak Chun Ka I si è imposto 21-18 sull’ Hang Sa.
Questa singolare protesta ha spinto i dirigenti della federazione di Macao a dimettersi, i loro sostituti hanno immediatamente scritto ad AFC e FIFA chiedendo loro di riconsiderare la decisione di non far giocare la gara di ritorno.poiché nei documenti dell’ AFC la partita contro lo Sri Lanka risulta ancora irrisoluta e lo spazio nel tabellone del secondo turno rimane vuoto.
Nella partita giocata lo Sri Lanka ha dominato il primo tempo lasciando pochi spazi alle incursioni degli attaccanti di Macao ma nel secondo tempo, complice una svista difensiva, Macao è riuscita a portarsi in vantaggio con il trentaquattrenne Filipe Duarte compagno di capitan Torrao nel Benfica de Macau con un passato in Europa (nel campionato portoghese e a Cipro) e nelle giovanili della nazionale portoghese.
BANGLADESH- LAOS
La nazionale bengalese passa il turno limitandosi a vincere la gara d’andata giocata al National Stadium di Vientiane (in Laos).
Il primo tempo della gara ha visto una netta superiorità della nazionale laotiana con due calci d’angolo pericolosi e un calcio di punizione dalla destra conclusosi con una bella parata del portiere bengalese Ashraful Islam Rana eletto a fine partita, a ragione, miglior giocatore, complice una difesa troppo statica.
Nel corso della ripresa il Bangladesh si porta in vantaggio al ’71 con un gol da fuori area del centrocampista diciannovenne Rabiul Hassan (Arambagh KS).
Nella gara di ritorno, conclusasi senza reti, i bengalesi sono stati bravi a gestire la partita senza correre rischi.
MALAYSIA- TIMOR EST
Due partite a senso unico quelle che hanno visto opposte Malaysia e Timor Est.
Nella gara d’andata, giocata a Kuala Lumpur, la formazione di casa dilaga per 7-1 nonostante una discreta prestazione del portiere timorino che para un rigore.
I marcatori dell’incontro sono stati: Corbin-Ong (nato a Londra e con un’esperienza in Dritte Liga nell’FSV Francoforte), Shahrel Fikri (PKNP FC), Norshahrul Idlan (Pahang), Safawi bin Rasid (Darul Ta’zim FC), Faiz Nasir (Selangor), Akhyar Rashid (Darul Ta’zim FC); per Timor Est il gol della bandiera è stato realizzato da João Pedro da Silva Freitas in forza alla North Bangkok University (Thailandia).
Il ritorno si è concluso 5-1 con una tripletta di Fikri, e le reti di Mohamadou Sumareh (gambiano naturalizzato malese, Pahang), Rashid e Rufino Walter Gama (Karketu Dili) per la squadra di casa.
MONGOLIA- BRUNEI
Nel novembre 2011 l’allora presidente mongolo Ėlbėgdorž auspicò una grande diffusione del calcio in Mongolia arrivando a promettere un mondiale in casa.
La posizione poco edificante nel ranking FIFA (187°) rende molto difficile il concretizzarsi di questo scenario.
La nazionale guidata dal tedesco Michael Weiss è però riuscita a superare per la prima volta il primo turno.
La gara d’andata, giocata ad Ulan Bator, ha visto un netto dominio dell’ orda mongola che si è imposta 2-0 con una splendida punizione da 35 m del difensore trentenne Norjmoogiin Tsedenbal (Ulanbataar City FC) al ‘9 e da un azione propiziata da un retropassaggio sbagliato dalla difesa del Brunei nella propria area che ha permesso a Nyam-Osor Naranbold (Athletic 220) di realizzare la sua prima rete in una qualificazione mondiale al ’69.
La partita di ritorno parte in discesa per la formazione di casa grazie ai due gol della punta Razimie bin Ramlli capace di sfruttare il talento da alzatore del portiere mongolo in occasione del primo gol (‘3) e le sue mani saponate per il secondo (’34, praticamente gli passa la palla sui piedi).
Il passaggio del turno è stato garantito dalla realizzazione di un rigore concesso al ’47 da Tsedenbal. Le due reti del Brunei sono partite da punizioni molto lontane dall’area di rigore.
CAMBOGIA- PAKISTAN
Questo scontro ha registrato sia il più alto (33.706) che il più basso (300) numero di spettatori.
La partita d’andata, giocata al Phnom Penh Olympic Stadium, è stata molto combattuta e si è risolta solo negli ultimi 10 minuti con i gol del sedicenne Sieng Chanthea (giovanili del Bati) all’ ’80 e da una splendida azione di squadra partita dall’area di rigore cambogiana e culminata dall’altrettanto splendido gol di Kouch Sokumpheak (Nagaworld FC) all’ ’82.
La gara di ritorno non è stata giocata in Pakistan bensì a Doha in Qatar e ha visto la Cambogia nuovamente imporsi per 2-1.
Al’18, dopo aver festeggiato l’assegnazione di un rigore per fallo di mano in area, il Pakistan si porta in vantaggio con Hassan Naweed Bashir attualmente in forze al Greve militante nella serie C danese con un passato in vari altri club danesi.
il gol del pareggio cambogiano, arrivato al ’64, porta la firma di Sath Rosib (Boeung Ket) mentre la rete del definitivo 2-1 è realizzata da Reung Bunheing, punta della squadra del ministero della difesa cambogiana.
BUTHAN- GUAM
Alla nazionale himalayana non riesce l’impresa di superare il primo turno come avvenuto quattro anni fa per i mondiali disputati in Russia.
Ad accedere al secondo turno questa volta è la nazionale di Guam, una piccola isola dell’oceano Pacifico facente parte del territorio statunitense.
La partita d’andata si è giocata circondati dal verde e si è conclusa con la vittoria del Buthan per 1-0 (Tshering Dorji)
La gara di ritorno invece si è disputata in uno stadio che in Italia è presente in tutti i centri sportivi aperti al pubblico, accanto ad un parcheggio ed è finita 5-0 per gli isolani (con tre gol del trentacinquenne Jason Ryan Quitugua Cunliffe, e uno di Isiah Kazunori Kimura Lagutang e Shane Andre Malcolm).